Il primo giorno di scuola piansi amaramente, ma mi ci volle poco tempo per capire che quella non era una punizione, bensì un luogo di svago e divertimento. Nonostante che fino all'età di 8 anni mi nascondessi dietro alla gonna della mamma (ed ancora adesso, in un certo senso), le elementari mi servirono per diventare un bimbo meno selvativo. Ero attratto dalle nozioni che mi forniva il maestro, ed apprendevo con estrema facilità. E' molto maturo, per l'età che ha (...ora mi dicono esattamente l'opposto) - ciò dipendeva dal fatto che leggevo sempre Topolino. I miei pensierini della seconda elementare facevano concorrenza ai temi dei bimbi di quinta. Alla fine della seconda sostenni l'esame, e fu quello in assoluto che mi diede più soddisfazione. Ero soprattutto uno dei migliori nell'intervallo. Al gioco "Prendere e scappare" avevo pochi rivali, a "Pinocchietto schiaccianoci e Pinocchietto Karatè" ero il migliore, anche perchè le galline della prima infanzia mi avevano insegnato a correre in un certo modo.

Lo scuolabus giallo con i sedili da/di formica (pulmino per gli amici) mi raggiungeva tutti i giorni fino ai confini del ranch, mi dovevo comunque fare un bel pezzo di strada a piedi, che per fortuna al mattino era in discesa e per sfortuna al pomeriggio era in salita. Il conducente del pulmino non era un personaggio normale, ma bensì il mitico Alberino (Mancio) che a forza di "Dio scafaròt" e "Vaca Putanga" era diventato il nostro idolo. Alcuni viaggi sul pulmino li ricordo con profonda nostalgia, sono stati il momento più magico della mia vita.

Tornando all'argomento bimbe, sui banchi della prima elementare ho patito la mia seconda cotta. Come far capire ad una bimba di sei anni che vuoi costruire un rapporto solido e duraturo? La mia maturità mi fece comportare da vero adulto: le diedi dei soldi in cambio di favori. Le occasioni erano i voti alti che prendeva. Ad ogni voto, le davo 100 lire e mi prendevo un bacino. Un giorno nefasto la bimba si presentò a scuola accompagnata dalla mamma, con un sacchetto di monete. Tradimento e vergogna. Pessimismo e fastidio. Grande delusione affettiva. Tra l'altro la famiglia della bimba è la più ricca della contea. Fino alla terza media non volli più saperne di ragazze.

Riconoscimenti ottenuti in questo periodo: capoclasse in terza ed in quinta. Miglior esame in seconda ed in quinta. Premio della bontà in quinta elementare, battendo sul filo di lana un ragazzo che reputo la persona più buona del mondo (adesso è un sacerdote), mentre io in effetti ero già un po' stronzo... ma forse era il primo focolaio di voto di scambio.
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